La fabbricazione artigianale dei conforti affettivi

Qualche settimana fa, si andava in macchina tra le prealpi, alla ricerca di un posto. Si era in due, io e un’altra ragazza, nuovo bell’incontro di questi mesi. Tra tornanti e incroci sbagliati si parlava di intenzioni, bisogni e desideri. Così lei mi parla del suo bisogno di parlare collettivamente di coppie, o meglio di come smantellarle in tutto quello che hanno di esclusivista, monogamico, chiuso e non libertario. Ha piani e idee in testa, sul come farlo.

Tornata a casa mi ricordo che c’è quel sito.biblioteca dove ci sono un sacco di cose, e penso che lì c’è di sicuro materiale utile con cui confrontarsi nel portare avanti concretamente quei piani. E finisco su questa brochure femminista che viene da grenobles.. La fabrication artisanale des conforts affectifs.

L’ho tradotta.. e qui la trovate.La fabbricazione artigianale dei conforti affettivi

Non parla solo di coppie amorose a due, ma più in generale di relazioni, affettive, intime, complici.. come le si vuol chiamare. Sono esperienze concrete, situate e soggettive, e soprattutto laiche (ovvero che non parlano per parole d’ordine, ma anzi cercano di essere vigili sulle normatività tutte, anche quelle presupposte “militanti”), sul come gestirsi le paure, le contraddizioni, l’affidarsi, i distanziamenti, i fallimenti, le moltiplicità e la complessità dei desideri (di corpi, di tempo con, di posizionamenti, di..).. in modo etico, onesto, responsabile, libertario.

buona lettura!

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