di fascisti friulani

di solito ritengo inammissibile veicolare contenuti fascisti. ma devo comunicare un segno di questa violenza che vedo e sento attorno in questa regione che da qualche settimana frequento con un po’ di assiduità

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questa scritta di cui non son riuscita a fotografare la fine, “degli infami”, rivendica e inneggia all’uccisione di militanti da parte di fascisti, perche anche quella di carlo la ritengo tale, negli ultimi anni in europa. (palomino è carlos palomino, antifascista di barcelona ucciso a sprangate nel 2007, clement è stato accoltellato a morte il 5 giugno di quest’anno a parigi).

questa scritta, che sta vicino ad un sottopassagio di udine, nella zona dove prima c’era il CSA, e dove ora si trova la neo-sede di Cassapaund (che a metà luglio ha visto la sua apertura), è li da almeno un mese, altrimenti immagino sarebbe comparso anche il nome di pavlov ucciso ad atene da alba dorata.

non vivo in questa città, non ci sono cresciuta, e non ne conosco la parte viva e antifa, che d’altronde immagino sia la stessa che alla sede di cassapaund ha lasciato questi tutt’ora apprezzabili segni

cassapound1 cassapound2  ieri sera  comunque, per tornare a casa, son dovuta passare in tarda serata davanti al loro covo:  oltre a due ragazze, rassemblati fuori, c’erano altri quindici militanti uomini di cui almeno na  decina alquanto robusti e “allenati”. pur essendo in due, il senso di insicurezza è stato da parte mia totale.

so che è problematica sta presa di parola, che nelle altre citta in cui ho vissuto, di antifascismo militante non ne ho fatto. però sta cosa mi preoccupa, e mi preoccupa ancora di più il fatto che in italia venga riconosciuto da poch* come terreno di lotta, non delegabile alla magistratura o alle sedi istituzionali.

(ecco, e ora devo tornare a isolarmi nella scrittura di una cazzo di tesi su come l’italia riesca a far fuori dai propri confini i migranti. che all’inizio pensavo come modo di conciliare sostenibilità soggettiva e contributo politico. e che, col passar degli anni,  ho fatto diventare un ostacolo e problema).
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