buon proseguio

Per poter divenire, serve il coraggio di sognare ad occhi aperti e non lasciarsi immobilizzare nel cemento armato del principio di realtà. Per poter divenire, bisogna essere in molte e non sentirsi ontologicamente sole. Portare avanti il progetto di costruzione di una rete referenziale simbolica tra donne e altri soggetti nomadi. Come se una continuità reale fosse possibile, sul piano delle scelte di vita, tra una e le altre, occorre un immaginario collettivo. Questo legame con le altre donne, che è alla base del femminismo come movimento di pensiero oltre che come programma politico, compie una doppia negazione: nega cioè una storia negativa, un passato passivo: dà una svolta storica al vissuto femminile orientandolo verso l’affermazione, cioè l’autorevolezza. Divenire-donna, in questo modo, si sbarazza della pesantezza di un capitale simbolico negativo e cede il passo alla leggerezza di un verbo che esprime il processo vitale delle trasformazioni profonde. Un nuovo volto dell’umanità sessuata femminile comincia a staccarsi dal grigiore dello sfondo, del non- essere, e si inventa nuovi lineamenti. Un paesaggio concreto ed immanente comincia a farsi strada, per il momento solo in modo virtuale. Il solo divenire che m’interessa è quello che colloca al centro la valorizzazione del non- Uno, della molteplicità e del gioco infinito delle differenze. Il solo avvenire che mi fa ancora sognare è quello dove riecheggia l’incoraggiamento a divenire-donna nel senso nomadico del termine. Perché noi donne siamo il soggetto empirico che storicamente ha incorporato, trasformato e rappresentato il non-Uno nelle sue molteplici connotazioni nefaste, come nello splendore della positività. La nostra molteplicità, cioè l’esperienza sedimentata del non-uno, della frammentazione, non è dispersiva, ma cumulativa e quindi potente- ricca di significati e di valori.

Sebben che siamo donne, la paura di non-essere non ci sfiora nemmeno. Il nostro senso della molteplicità è fecondo, dinamico e generoso, ci serve a tracciare i sentieri incrociati di tante vite possibili.

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